Compagnie Low-Cost: la grande truffa che amiamo ogni weekend
Le compagnie aeree low-cost sono come le relazioni tossiche: ti fanno arrabbiare, ti prendono in giro ma tu continui a tornarci. Perché? Perché ti portano lontano. Magari a 9,99€ ma ti portano. Eppure, ogni anno, queste compagnie sembrano più creative di un leghista in crisi: nuove regole per i bagagli a mano, tariffe nascoste, supplementi per tutto. Ormai manca solo il sovrapprezzo per respirare ossigeno pressurizzato. Forse prima o poi arriverà anche quello 🙂

Il bagaglio a mano, ovvero l’incubo moderno
Un tempo il bagaglio a mano era un diritto sacro, come il Wi-Fi gratis o la colazione in hotel. Oggi invece sembra una concessione divina. Le dimensioni cambiano a seconda dell’umore della compagnia, e se sfori di un centimetro (hai letto bene un solo centimetro) il prezzo del tuo zaino diventa pari al PIL del Lussemburgo e la tua scena sarà esattamente l’immagine a fine articolo. Ma tu ci caschi ogni volta. Ti dici: “Dai, è solo un’ora di volo da Milano”. E poi ti ritrovi a perdere la dignità indossando tre felpe, due pantaloni e le scarpe da trekking al gate pur di non pagare 30 euro in più. A’ poveraccio/a !

L’illusione del viaggio economico
Eppure, nonostante tutto, il sistema funziona. Perché il low-cost ci ha dato qualcosa che prima non avevamo: la possibilità di viaggiare spesso, anche con pochi soldi. Le compagnie aeree low-cost hanno trasformato il concetto di viaggio da sogno raro a passatempo del weekend. Oggi prendi un volo come prendi un caffè: veloce, impulsivo, e a volte pure amaro.
Ma a quale prezzo?
Dietro questa libertà c’è però un effetto collaterale che inizia a farsi sentire: l’overtourism. Città come Venezia, Barcellona o Lisbona non sanno più dove mettere i turisti. Le strade diventano musei a cielo aperto di trolley e bastoni da selfie. Abbiamo trasformato il viaggio in una corsa ai “posti instagrammabili”, dimenticandoci che dietro a quelle case colorate ci sono persone vere che vivono, lavorano e sempre più spesso non ne possono più di noi.
Il problema è che, in fondo, amiamo essere truffati. Ci piace lamentarci delle low-cost mentre prenotiamo l’ennesimo volo per 12 euro. Ci arrabbiamo per la policy sul bagaglio, ma nel frattempo controlliamo se c’è un last minute per Porto o Cracovia. È un gioco perverso di odio e dipendenza, e ne siamo tutti partecipi.
Dulcis in Fundo
Forse la verità è che il viaggio non dovrebbe essere solo “economico” ma anche consapevole. Perché sì, è bello volare a poco, ma ancora più bello è farlo rispettando i luoghi, le persone e pure noi stessi. Finché non impareremo a rallentare, continueremo a vivere con lo zaino in spalla e l’illusione di essere liberi, quando in realtà siamo solo ospiti a basso costo del mondo.

la compagnia aerea che raccoglie i tuoi soldi al gate